S. Francisco: è una città accogliente , la gente è socievole e non frenetica. L’architettura delle palazzine europee si alterna ai grattacieli in una simpatica mescolanza di stili.Molti dei suoi tram sono stati acquistati a Milano ed hanno ancora le scritte italiane: fa un effetto strano vedere tram italiani a S. Francisco. Piena di italiani residenti, questa città è accoglienteperché molti capiscono l’italiano e sono socievoli e gentili nel dare informazioni ai turisti e nel chiacchierare in generale. |
Le salite e le discese sulle colline di S. Francisco, attraversate dalle rotaie dei tram. ci regalano panorami sul Pacifico, dove c’è una enorme spiaggia, o si addentrano in zone residenziali dalle palazzine coloratissime in stile europeo, piene di fiori, aiuole e alberi, come la tortuosa Lombard Street. |
A Fisherman’s Wharf , che è meritatamente il posto più turistico della città, non si può mancare: è piena di negozi di artigianato dei più diversi e strani, ma tutte cose di gusto. C’è un famoso ristorante – bar con l’affaccio sulla baia dove si può gustare del buon cibo a base di pesce e del buon vino. Il proprietario è italiano.
Una cosa fantastica di questo porto è che su uno scoglio a pochi metri dalla riva, tutte ammucchiate, ci sono tante foche che si fanno notare perché “parlano” continuamente a voce alta.
Da Twin Peaks, la collina più alta, avvolti da frequenti ventate di nebbia, si può vedere tutta la città con la sua arteria principale, Market Street, dritta, che porta verso il porto.
Non molto grande, a misura d’uomo, S. Francisco è vivibile, ma è piena di contrasti. Il centro storico è popolato da barboni di tutte le età, anche giovani, anche ragazze, che hanno scelto di vivere dormendo dove capita e vagando raminghi per le vie del centro, già dalle 5 del pomeriggio, quando la maggior parte dei negozi chiude.
Le vie del centro sono popolate durante il giorno da tanti artisti o personaggi originali di vario tipo che allestiscono le loro attrezzature, improvvisano spettacoli di musica (suonano davvero bene!) o di altro genere vario e poi alle 5 del pomeriggio spariscono, come se niente fosse successo, contemporaneamente alla chiusura dei negozi. Quando tutto il via vai finisce c’è un senso di solitudine e a quell’ora cominciano a girare i barboni “di professione”. Sì, di professione, perché loro hanno proprio fatto una chiara scelta di vita.
Il Golden Gate merita di essere visto, avvolto nelle sue nebbie frequenti tutto l’anno. S. Francisco ha un clima estremamente variabile nell’arco della giornata ma molto poco variabile durante tutto l’anno. Si è sempre in mezza stagione: non fa mai tanto freddo ma non è neanche mai tanto caldo. Ma in estate scordatevi il sole per più di un quarto d’ora. Il ponte è stato dipinto di rosso appunto per farlo spiccare tra le nebbie. Da questo ponte si può vedere tutta la Baia ed Alcatraz, l’isola dei detenuti, il cui carcere famoso fu dismesso nel ’63. Molti dicevano che nessun detenuto era mai riuscito ad evadere vivo da quel carcere perché le acque della Baia sono troppo fredde. E’ vero: il Pacifico a S. Francisco è sempre troppo freddo, tutto l’anno: è impossibile fare bagni, anche se c’è una bellissima spiaggia. E poi ci sono anche molti squali che vagano nelle vicinanze della riva e che hanno spesso combinato guai a chi si è avventurato con il surf.
Dalle acque gelide ed inospitali di S. Francisco scendiamo verso la Baia di Monterey , nella cittadina di Monterey, famosa per i concerti rock degli anni ’70, e fino a Carmel.
Queste località, molto chic ma molto solitarie sono la meta dei proprietari di ville grandiose ed attrezzate di splendidi campi da golf. Lontane dal mondo e dal traffico, in una località dove le vie sono tutte private e non compaiono sulle cartine, dove la strada è impraticabile ai mezzi pubblici e dove non ci sono i numeri civici, queste sontuose ville sono immerse in una folta pineta di cipressi solitari ed hanno l’accesso diretto al mare, sul Pacifico.
C’è in questo posto selvaggio una solenne aria di pace, di solitudine e di quiete. Il cipresso solitario è un albero tipico di questa zona: molto scuro e diverso dal nostro in quanto ha una chioma larghissima e piatta. Le ville di questa zona sono le residenze estive di molti californiani benestanti i quali, quando avranno necessità di fare la spesa, dovranno percorrere molti chilometri su strade poco agibili. Ma forse tutto il gusto è proprio qui.
Andando sempre più a sud raggiungiamo Big Sur , il “grande Sud”, che sarebbe il Sud della California, considerato il posto più bello e più elegante dell’Ovest. E’ il famoso Big Sur che veniva tanto apprezzato dal famoso e anticonformista scrittore J. Kerouac. Questa parte di costa, piuttosto alta, è popolata da scoiattoli socievoli e dagli “uccelli del paradiso” che sono coloratissimi e stazionano sui cipressi solitari. Nel mare ci sono le foche.
Ancora più a sud si incontra Santa Barbara, cittadina dallo stile spagnolo, abitata prevalentemente da gente di lingua spagnola. Il posto è carino, accogliente ed elegante e con uno stile europeo di gusto.
Un po’ più a sud c’è Los Angeles, la capitale del cinema., un misto di stile spagnolo e moderno. |
Un po’ più a sud c’è Los Angeles, la capitale del cinema., un misto di stile spagnolo e moderno.
Hollywood è una collina molto verde e come quartiere forse è il secondo più carino, dopo Beverly Hills. La parte dei cinestudi è stata purtroppo trasformata in un centro commerciale come se ne vedono ormai a centinaia ma il resto del quartiere ha delle belle strade eleganti con bei locali popolati da clienti con automobili vistose.
L.A. è una città molto meno cara di S. Francisco.
Downtown a L.A. è il centro del centro; per il resto la città è enorme e dispersiva. Qui ci sono solo qualche monumento e tanti grattacieli. Si fa fatica a cercare i negozi tra gli innumerevoli uffici.
Sono più belli i quartieri, ricchissimi di verde, distanti tra loro chilometri e chilometri: qui non esistono grattacieli. Cosa c’è di più bello in questa città? Le palme: sì, le palme sono dappertutto e danno un’idea di vacanza, di clima rilassato. Ma è vero: la gente di L.A. non è frenetica come quella di New York, è rilassata e socievole e parla pure un inglese migliore, cioè per noi più comprensibile di quello dei newyorkesi.
A Beverly Hills tutto è bello, di lusso, ben tenuto e di stile molto europeo: palazzimonumentali e ville degli attori.
A pochi chilometri da Los Angeles c’è Santa Monica, praticamente considerata il lido di L.A.
La cittadina è carina ha una grande spiaggia su Pacifico, preceduta da un grande prato verde pieno di palme. Questo parco sul mare è popolato da barboni che, viste le favorevoli condizioni climatiche di tutto l’anno, vivono lì stabilmente. E il comune ha attrezzato il posto con dei bagni pubblici. Nell’interno della città ci sono delle belle vie eleganti, con bei negozi e bar. La spiaggia non ha particolari divertimenti, a parte un piccolo luna park che però non è niente di particolare.
Sulla collina di Santa Monica ci sono le ville di molti personaggi famosi e benestanti che vivono appartati e separati dalla folla della città.
Nell’interno della California una cosa interessante da vedere, vicino alla cittadina di Oakhurst, è il Parco nazionale di Yosemite. E’ sicuramente un posto dove la natura dà una delle sue manifestazioni più ricche. Il parco è circondato da altissime montagne appuntite che ricordano le nostre Alpi. Il paesaggio è simile a quello delle Dolomiti, ma più in grande. Il bosco è pieno di scoiattoli e di orsi bruni: l’orso è poco socievole ma con un po’ di fortuna lo si può intravedere. Il terreno è ricco di minerali e di pietre dure, specialmente agate di tutti i colori. Si può ammirare anche una cascata molto alta e stretta che viene chiamata il “velo della sposa”.
Altra cosa sorprendente, nella stessa zona, è il bosco di sequoie, con sequoie altissime, larghissime, che hanno anche 300 anni e radici gigantesche.
Questa sequoia cadde 300 anni fa e le sue radici sono ancora ben visibili.
Sotto questa gigantesca sequoia invece può passarci una carrozza.
Nel cuore del Nevada, circondata dal deserto del Mojavi e dalle Spring Mountains, c’èLas Vegas,la città delle luci.
E’ la città del gioco, del divertimento continuo, a tutte le ore, per tutta la gente di tutte le età e provenienze. Tutti gli alberghi hanno al loro interno uno o due casinò, con molte sale, e sono grandi come città, tanto che si perde facilmente l’orientamento. Tornando in albergo non si capisce bene se si deve andare a dormire o se si può indugiare ancora qualche oretta a giocare: le tentazioni sono innumerevoli. In estate fa molto caldo, ma è secco e non dà fastidio. La notte è come il giorno, non si può andare a dormire.I più importanti casinò sono stati costruiti ad imitazione di tantissimi monumenti europei, dal Julius Caesar, che sembra un tempio, alla Tour Eiffel, al Venice, con il suo ponte di Rialto. E poi castelli che ricordano le favole di fate e cavalieri, insieme a torri rotonde che sembrano astronavi.
E il famoso e lussuoso Bellagio, dove è stato girato il film “Ocean 11”, che ci ricorda la storia d’amore tra George Clooney e Julia Roberts e che ha le fontane che vanno a tempo di musica. E’ tutto spettacolare.
E ci sono ancora tanti cantieri aperti. Ci dicono che vogliono costruire il Colosseo, in perfetto stile romano ed anche molti appartamenti e palazzi residenziali. Lo spazio è tantissimo e le imprese di costruzione sono in pieno fervore. La città è piccola ma è in piena espansione edilizia, visto che è molto redditizia.
La cosa più sensazionale, a pochi chilometri da Las Vegas, in Arizona, è il Grand Canyon, considerato, a ragione, una delle meraviglie del mondo.
Il Grand Canyon è una depressione della terra circondata da una ampia zona desertica caratterizzata da rocce spianate con delle forme uniche al mondo. La parte più profonda supera il chilometro e mezzo ed è larga 16 km. Al tramonto, nelle giornate di sole, il paesaggio acquista dei colori che vanno dal fuxia al rosso al violetto. E le giornate di sole sono frequenti, dato il clima secco e caldo. Si possono facilmente immaginare famosi film western.
Il deserto circostante, come tutte le zone desertiche della California, è popolato di alberi chiamati “joshua tree”, che sono piccoli cactus. La popolazione autoctona (mojavi) che vive qui è ospitale e fa dei bei lavori di artigianato che vende ai turisti a prezzi molto convenienti.
La zona è ricca di minerali, ma soprattutto di rame, argento e di pietre dure (agate e quarzi di tutti i colori). In questa parte del mondo ci sono anche le migliori pietre di turchese.
La valle del Canyon è attraversata dal fiume Colorado, che è veramente “colorato” di colore rosso mattone, in quanto ricco di minerali e che fu il principale responsabile delle modificazioni geologiche della zona. L’immensità di questo sito lascia senza fiato.