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SCUOLA – ORGANICO DI POTENZIAMENTO : IL NONNISMO DEI COLLEGHI

Organico potenziamento: scuole senza progetti, utilizzato per supplenze e oggetto di “nonnismo”. Si lede dignità dei docenti


Un quadro sconfortante quello delineato dai nostri utenti relativamente all’utilizzo dell’organico potenziato. I problemi dello scorso anno sono lontani dall’essere stati risolti.

Lo stesso Ministro Giannini ieri, durante la videochat su RepubblicaTv, ha affermato che lo scorso anno l’introduzione dell’organico potenziato non ha dato i frutti che potenzialmente poteva dare, anche se si è detta contenta del risultato.

Diverso il quadro che emerge dalle esperienze che giungono giornalmente alla nostra redazione, con docenti che vengono utilizzati prevalentemente per le supplenze o per fare lavori di “contorno”.

E’ notizia della scorsa settimana l’utilizzo di docenti per effettuare lavoro di segreteria con lo scopo di ricercare supplenti per la scuola.

Molte le testimonianze, inviate a seguito del nostro appello, che ci segnalano l’utilizzo di tale organico esclusivamente o quasi esclusivamente per fare supplenze.

“Vorrei far presente – ci scrive un nostro lettore – che in molte scuole romane l’organico potenziato viene utilizzato per le supplenze brevi di lungo periodo o anche per le supplenze fino al termine delle lezioni, togliendo possibilità di insegnamento ai precari storici che sono rimasti in GAE e sono iscritti nelle graduatorie di circolo e di istituto,nonchè a tutti gli altri iscritti di seconda e terza fascia…”

“L’anno scorso – altra testimonianza – le 2 docenti del potenziamento primaria dell’Istituto comprensivo […] hanno fatto tantissime supplenze nei 3 plessi di scuola dell’infanzia.”

Una testimonianza ci ha particolarmente colpito, che riportiamo quasi integralmente, perché dimostra quanto sofferto per alcuni docenti è il ruolo di ricoprire un posto di potenziamento. Un ruolo che viene mal digerito, che è soggetto anche a comportamenti che potremmo definire di “nonnismo”, da parte dei docenti che ricoprono una cattedra. “Nell’Ic in cui sono approdata – ci scrive l’utente in questione – ci sono sei classi, nel ptof non si menziona nulla in merito al potenziamento.

La dirigente ha affermato in sede di cdc: per le due docenti con ore da assegnare, prima vengono le supplenze, poi, le ore alternative la religione, per ultimi i progetti…..
premetto che unico progetto me confacente e’ etwinning, ma non so se solo con le due classi parallele e dovendo sostituire chiunque, riuscirò a portarlo avanti in modo efficace…. la collega nella mia stessa barca e’ alterata quanto me… pare che non siano nemmeno possibili ore in compresenza, mixandoci le classi,creando attività laboratoriali and co… figuriamoci se ci faranno sdoppiare le classi….
Inoltre, mi sento anche dire da colleghe ignoranti: “ti devi occupare della pakistana (lezioni di italiano e sostegno nei compiti a casa di tutte le materie), c’è da pensare alla biblioteca, mi dovresti aiutare a fare compito autentico per progetto di cui sono referente (e ci vieni pagata!!!). Anche le prime due afferiscono a progetti… ma cosa hanno a che fare con inglese?????? potrei anche dover sostituire maestre in altri due istituti… ho fatto il liceo, università di lettere e fil corso di lingue… mai avrei voluto fare la maestra! Ma che razza di vita professionale mi aspetta??????? si parla tanto di pianificazione, progettualita’….tutte scemenze.”

Concludiamo con una frase che estrapoliamo dalla nostra pagina FaceBook “Io sarò di nuovo a potenziamento e la cosa mi affligge”. C’è da chiedersi se chi ha pensato alla riforma avesse in mette tutto ciò quando ha dato vita all’organico potenziato.