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SCUOLA . LO SCANDALO DEL POTENZIAMENTO

Organico potenziamento, “Colleghi mi guardano dall’alto in basso, è umiliazione. Rifiutano le mie proposte di progetto, solo supplenze e tenere alunni difficili. ”

Ancora tre esperienze di cattivo utilizzo dell’organico potenziato. Le mail che ci giungono mostrano un umore dei docenti che poco ha a che vedere con la valorizzazione di cui tanti in questi anni si è parlato, tanto da rimpiangere il precariato

I colleghi curriculari mi guardano dall’alto in basso

Gentile redazione,anche la mia è una lettera di rimostranza contro il pessimo utilizzo degli insegnanti di potenziamento,cosa che accade nella mia scuola. Da quando è iniziato l’anno scolastico sono o in classe a supplire docenti o in sala professori ad ascoltare discorsi di colleghe che parlano delle più svariate cose. Rimpiango i miei 25 anni di precariato quando avevo le mie classi ed un mio specifico ruolo.E’ una vergogna anche perché i colleghi curriculari ti guardano pure dall’alto in basso come non avessi pure tu una professione.
Siamo tutti uguali: perché i Dirigenti non ci assegnano qualche classe togliendo le ore ai colleghi?E’ contro legge o se non sbaglio siamo nell’organico dell’autonomia?

Meglio il precariato

Vi scrivo per far conoscere la mia esperienza sull’organico potenziato. Sono entrato di ruolo l’anno passato nella fase C sulla classe di concorso A030 (Ed. Fisica), dopo circa 25 anni di precariato.
La fase C prevedeva l’immissione in ruolo sull’organico di potenziamento, che in questo momento non esiste più in quanto tutti facciamo parte dell’organico dell’autonomia, ad oggi si parla solo di ore di potenziamento.
Mi hanno dato l’incarico triennale in una scuola che aveva fatto espressa richiesta di un Insegnate di potenziamento sull’Educazione Fisica. Premetto che in questa scuola c’erano dall’inizio dell’anno anche 8 ore libere sulla materia.  Mi immaginavo, come dice la legge 107/2015 comma 79 , che quelle 8 ore spettassero a me,  invece la mia Dirigente ha fatto in modo che l’Usp si riprendesse quelle 8 ore per fare una cattedra con altre 10 ore di un’altra scuola, così l’Istituto avrebbe avuto un organico più ampio.
Quindi avendo perso le 8 ore mi sono dato da fare in questo mese per preparare dei progetti di Educazione Fisica. Tutto mal visto e criticato tanto che ancora non ho ricevuto risposta.
Vorrebbero che io facessi supplenze o tenessi ragazzi così detti “difficili” in modo da liberare le classi da certi disturbatori che non consentono alle varie insegnanti delle altre materie di svolgere le loro lezioni in pace.
Io mi rifiuto!!!
Non è possibile dopo 25 anni di carriera scolastica ritrovarsi per i prossimi tre anni a fare il sostituto di colleghi su materie di cui io non ho competenza o a tenere fuori dalle classi soggetti scomodi.
Ritengo che la mia professionalità, capacità, esperienza vada salvaguardata.
Spero che qualcuno faccia capire a questi dirigenti che non siamo tappabuchima degli Insegnanti come gli altri e che se ci sono delle ore di potenziamento come minimo andrebbero divise equamente fra tutti i docenti della materia.

E’ una umiliazione

Sono una docente trasferita con la mobilità straordinaria interprovinciale nel mio comune di residenza dopo ben sedici anni di servizio di ruolo. Potrei essere felice, dopo migliaia di chilometri percorsi in tutti questi anni,  ma così non è !
Insegno discipline giuridiche ed economiche, A019, e sono stata assegnata ad un liceo dove l’accoglienza che mi è stata riservata non la auguro neppure al mio peggior nemico.

Al primo colloquio con il dirigente  mi viene simpaticamente attribuito il ruolo di  “jolly” (testuali parole) con la bieca giustificazione  che non aveva richiesto la mia cattedra e che pertanto avrei svolto soltanto supplenze per 18 ore.
Mi adopero dal primo settembre per proporre l’inserimento della disciplina nelle prime classi, o l’alternativa dei diritti umani alla religione, ma la volontà pianificata di opporre resistenza a qualunque cambiamento è ormai palese.
In occasione di un ennesimo colloquio con il dirigente, con uno stile comunicativo sul quale stendo un velo pietoso, mi viene gridato in faccia che non devo insistere.

Gli altri licei della città hanno riservato un’accoglienza diversa ai miei colleghi, invece nel liceo in oggetto mi si oppone la motivazione che le famiglie non gradirebbero la mia materia. E quali famiglie potrebbero opporsi alla proposta di educare i propri figli alla legalità?!? Neanche nelle scuole di frontiera dove spesso ho insegnato ho percepito un rifiuto simile!
Intanto formalmente mi è stato attribuito l’incarico di “potenziamento diritto”……in occasione delle supplenze. Mi è stato detto di predisporre delle “schede”( lezioni!!!) per improvvisare l’intrattenimento delle classi.
Per il mio spiccato senso del dovere lo faccio, con fatica e con mille difficoltà di ordine pratico che non avevo mai considerato, prima fra tutte quella di non conoscere mai gli alunni.
Ma, alunni splendidi, motivati, disponibili all’ascolto che manifestano entusiasmo appena mi avvicino alle loro classi per sostituire il loro prof assente. Alunni che mi chiedono in coro di fruire dell’ esonero dalla religione ad anno scolastico inoltrato per optare per la mia materia. Alunni che mi rincorrono per le scale per completare un bel dibattito sui loro diritti, interrotto da una inesorabile campana che segna la fine della mia presenza in quella classe.
Che dire, non ho altre parole per descrivere la mia amarezza!
In tutta la mia carriera di umile docente, connotata da infinita precisione e massima diligenza non avevo mai, e sottolineo mai, dovuto subire tanta umiliazione.