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FILM – MAGIC VALLEY: LA VALLE DEL MALE E DELLA VIOLENZA

Magic Valley: la valle del male e della violenza

Il turpe film americano del regista Jaffe Zinn è un’accozzaglia di violenza, diseducazione per i minori, affronto per il pubblico che assiste e offesa alla dignità degli animali. Non si capisce come mai sia potuto arrivare alla selezione del Festival del Cinema di Roma.

I protagonisti: uno sceriffo vecchio e menefreghista che uccide, contro la legge, un fagiano per sbatterlo poi, ancora non del tutto morto, nel baule della sua auto per poi mangiarselo; due bambini che mentre giocano, travestiti da indiani, trovano una ragazza morta e cercano di seppellirla senza dire niente a nessuno e che poi mettono la dinamite in bocca ad un pesce ancora vivo; giovani sbandati che buttano pesci morti su una falciatrice per farne frantumi, filmando il tutto con una telecamera e che giocano a soffocarsi per provare l’ebbrezza dello svenimento; vicini di fattoria che, per odio reciproco, sparano sulle mucche, uccidendole o fanno morire soffocati centinaia di pesci di un allevamento o uccidono una ragazza.

Una fiera di animali morti, moribondi e vittime di violenza da parte di gente sciagurata. Esposti a lungo a torture ed alla vista dello spettatore. Il tutto culmina con l’uccisione di una ragazza, sempre però  squallide vendette tra vicini. L’Ignoranza, la miseria morale , lo squallore, la freddezza  di genitori, figli, forze dell’ordine, adulti, giovani, bambini, è sconvolgente. Questo film dovrebbe essere vietato dalla legge nel senso che, non solo ne dovrebbe essere vietata la visione ai ragazzi e ai bambini, ma ne dovrebbe essere vietata la divulgazione per il contenuto altamente diseducativo ed immorale.nIl male fine a se stesso viene perpetrato in una valle dell’Idaho, nella cittadina di Buhl, come se questo fosse un paesino fuori dal mondo reale. Ma questo posto non si deve definire Magic Valley: dove sta la magia? Non è magia trovare una ragazza morta, uccisa per un volgare dispetto di un vicino di fattoria. Non è magia il fatto che due bambini, con  enorme indifferenza, la tocchino a lungo e poi cerchino di seppellirla, scavando una fossa con la pala del papà , senza avvisare nessuno. Ma di cosa sono fatti questi bambini? Ma chi li ha educati? E  i genitori, scoperta la cosa, non li rimproverano affatto, tantevvero che questi due sciagurati continuano nei loro giochi violenti, mettendo la dinamite nella bocca di un povero pesce che hanno appena pescato: si vede il pesce che, ancora vivo, muove le labbra, infilzato su un paletto, mentre il bambino, con una grande nonchalance, infila un blocchetto di dinamite dentro la sua bocca. Poi si allontana ed assiste all’esplosione insieme al fratello, come se niente fosse. Questa è la scena finale di questo orrendo film. Per non parlare del giovane che raccoglie tutti i pesci morti (centinaia) con un rastrello, uno per uno. Poi li consegna ad una banda di giovinastri diseredati e figli di nessuno che li fanno frantumare su una falciatrice da un amico ed assistono alla scena ridendo e filmando il tutto. Dichiarano di essere figli indesiderati e fratellastri ma questa non è una buona scusante per giustificare tale grado di violenza. Poi tentano il suicidio con una scena di soffocamento, che provoca svenimento, e consigliano questa pratica ai loro amici, ugualmente sbandati. lo sceriffo, vecchio annoiato e scorretto che viola la legge senza scrupoli, spara sul fagiano per ammazzare il tempo e per il capriccio di farsi un pranzo diverso. Ed insegna queste  scelleratezze al collega più giovane, che inizialmente si sente a disagio.nIl male e la violenza fini a se stessi, senza un fatto vero e proprio, senza una storia, senza un nesso. Ma cosa vuol dire questo regista  scriteriato: che i figli poco amati o trascurati devono comportarsi da bestie? Che l’odio di un vicino di casa arriva fino all’omicidio delle persone e degli animali Questi annoiati  soggetti  al massimo degrado cercano un diversivo nella loro squallida vita. Ma non hanno giustificazioni. Non esistono giustificazioni a questi fatti e non mi sembra nemmeno il caso di dover inventare storie così macabre, per dimostrare cosa? Che esiste il degrado? Che esiste la violenza? Che esiste l’odio? Che esiste la diseducazione dei bambini? Che esiste la solitudine e l’abbandono dei giovani? Tutto concentrato in una cittadina sperduta degli Stati Uniti? La fantasia di questo regista è andata aldilà  di ciò che è normale. Ci sono delle cose che non sono da considerarsi “normali e bisogna smettere di insegnare ai minori e ai giovani che esiste questo grado di violenza, in un paese che dovrebbe essere civilizzato.  Soprattutto bisogna smettere di divulgare storie scellerate di questo tipo perché questo crea il pericolo che molte menti veramente malate possano emulare senza rendersi conto di ciò che fanno. Certi registi dovrebbero rientrare nei ranghi della “normalità” e non dare cattivi insegnamenti. Hanno stancato con questi messaggi violenti con cui vogliono dimostrare la “loro propria violenza, quella che alberga dentro di loro, non quella degli altri, quella dei personaggi disgraziati che popolano i loro film. Sono loro che hanno qualche grosso problema da risolvere dentro se stessi e pare assai strano che trovino dei produttori altrettanto scellerati che finanziano le loro orribili elucubrazioni mentali. \r\nIl pubblico è stufo e disgustato di questi orrendi spettacoli! Spero in una rigida censura che vieti a questo film di passare alle sale cinematografiche.