Al momento non trapela dal Ministero alcun commento sul fatto che le supplenze (in generale) potrebbero diminuire anche per un utilizzo non corretto dei docenti su cattedre di potenziamento. Abbiamo denunciato in vari articoli la libertà non concessa dalla legge 107/2015 con la quale alcuni Dirigenti Scolastici stanno modificando le regole delle supplenze, attribuendole ai docenti del potenziamento, facendo venir meno gli obiettivi del loro lavoro.
Bastava affidarsi a certi dirigenti scolastici per far fallire al riforma della scuola, o almeno una porzione importante di essa che avrebbe dovuto avere una importante ricaduta sulla qualità del servizio offerto.
Parliamo, ovviamente, dell’organico potenziato (che nella realtà non dovrebbe neppure esistere, dato che esiste un solo organico, quello dell’autonomia) che nasce con lo scopo di potenziare la didattica.
Molti dirigenti scolastici pare non abbiano compreso bene lo spirito di questa parte di riforma ed utilizzano il potenziamento per i più svariati motivi. Vi riportiamo alcune esperienze giunte in redazione.
Il collegio ha chiesto chiarimenti in merito, se la legge consente di utilizzare un docente di potenziamento per sostituire docenti di ruolo con funzione strumentale. Il preside ha risposto che la legge lo prevede (???!). Abbiamo cercato riscontro nella legge 107 ma non abbiamo trovato nessun articolo che faccia riferimento a quest’opportunità.
Dopo 30 anni di insegnamento , chiedo di rientrare nella mia sede di titolarità e ottengo, così, il potenziamento: non ho l’accesso al registro elettronico, non ho orario; so solamente che devo fare supplenza su ore residue in una classe di concorso affine. Ho sempre lavorato con passione ed impegno. Faccio notare che nella mia è una classe di concorso fino allo scorso anno vi erano 10 docenti in esubero nella mia provincia, ne sono stati immessi in ruolo almeno altrettanti: a fare cosa ?????????????
I colleghi mi guardano con pietà
Reggio Emilia. Chiesta e ottenuta assegnazione provvisoria per avvicinarmi a mio figlio, dopo 12 anni di lavoro su classi, come insegnante di inglese, nella sede assegnata nn compaio neanche nell ‘ elenco dei docenti. Mi hanno già detto che sarò usata per lo più per sostituzioni. I colleghi mi guardano con pietà accogliendomi con un “poveretta! Ti hanno messa su potenziamento ”
SUPPLENTIFICIO
Il dirigente mi ha imposto 24 ore di supplenza settimanale senza giorno libero
Vorrei segnalare il mio caso in merito all’argomento in oggetto. Sono una docente in ruolo da fase C 2015/2016 e nella nuova sede, Istituto tecnico e professionale, devo essere disponibile alle supplenze per 24 ore settimanali nonostante me ne vengano riconosciute solo 18, oltretutto con flessibilità oraria (perdendo il giorno libero). Vi lascio immaginare come sono stata trattata quando ho chiesto al dirigente di spiegarmi cosa fossero quelle sei ore in più.
Al momento supplenze, poi si vedrà
buongiorno, sono una docente di ruolo da 20 anni di cui 10 nella scuola secondaria superiore. Quest’anno ho deciso di chiedere trasferimento dalla mia scuola, dove mi trovavo comunque bene , in un altro istituto, per crescita professionale. Invece sono finita su una cattedra di potenziamento (fase A dei trasferimenti ) , amara sorpresa! Dico ciò perchè a marzo non era ancora chiaro su quali cattedre avvenissero i trasferimento dei “vecchi” docenti ! Ci sarebbe da fare ricorso al Ministero !!!Ebbene ora mi trovo ad insegnare su qualche classe , e a disposizione per parecchie ore a fare non si sa ancora cosa di preciso, supplenze e poi si vedrà. Chiedo che Vi facciate carico di tutte le incongruenze e ingiustizie emerse per chiarire e definire la situazione col ministro. Grazie.
Mantello dell’invisibilità
Care maestre, mentre giro come una trottola per la scuola, vi vedo aprire i cassetti delle vostre cattedre in cerca delle cose che potete riporvi con certezza e – cercando di ricordare i nomi dei 140 alunni che ho conosciuto in 4 giorni di scuola vorrei chiedervi se vi siete chieste chi sono. Credo di avervelo detto, ma l’etichetta del potenziato è come un mantello dell’invisibilità addosso che mi toglie le competenze e i ruoli che con fatica mi sono guadagnata in 20 anni di lavoro. Vi sentite in diritto di non vedermi, di trattarmi come una che di scuole non ne ha mai viste, di chiedermi le mansioni più insignificanti. Date per scontato che io sappia esattamente cosa ogni classe debba fare ogni mattina in ogni materia e che io abbia competenze riguardanti il sostegno che io non ho.
Date per scontato che io debba ringraziarvi perché mi ” permettete” di fare anche delle ore frontali togliendovi dai piedi tutte quelle discipline che vi infastidiscono. E quindi giù musiche e motorie e tecnologie. Care maestre, ho 20 anni di esperienza, 9 anni di ruolo, 5 anni di funzione strumentale. Ero come voi prima di necessitare di un trasferimento causa
trasloco. Potrebbe succedere anche a voi.